Interviste
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RADIO PENTAGRAMMA
Intervista a Massimo Cerrito
Com'è iniziata la tua carriera?
Ho iniziato a far musica molto presto, facendo nella musica i più disparati mestieri. Più che
di carriera, parlerei di consapevolezza raggiunta. Ho trovato la mia musica nel 2000 e da
allora non mi sono fermato ancora.
Come mai ti sei avvicinato a questo genere musicale?
Ho ascoltato musica di ogni tipo fino a farmi scoppiare le orecchie. Alla fine ero esausto e
nauseato da qualsiasi tipo di musica, mi sembrava tutto già sentito, così ho iniziato a
scrivere la mia musica, che infatti è un "non genere". Penso che il genere inteso come
genere musicale sia una gabbia per l'ispirazione, io non faccio altro che aprire la porta di
questa gabbia e lasciar libero sfogo all'ispirazione. La musica ha infiniti colori ed bello
usarli tutti. E' così che quando parlo della mia musica la definisco un quadro con tanti
diversi colori.
E' difficile inserirsi nel mondo musicale oggi?
E' molto difficile oggi, per chi non fa musica commerciale, inserirsi nel mondo della musica.
La crisi di vendite e la propensione delle label a produrre musica di facile ascolto castra di
fatto la ricerca e la sperimentazione. Fortunatamente esistono ancora label che investono
sulla creatività, sono poche ma esistono.
Tu hai avuto difficoltà?
Ad essere sincero non è stato molto difficile per me trovare una label che investisse nella
mia musica. Diciamo che sono stato bravo a scegliere, non perdendo tempo con label che
avessero una linea editoriale molto diversa da quello che scrivevo.
Parlaci un po' dei tuoi lavori.
IL primo lavoro "TE'KNE" me lo sono auto prodotto con grande difficoltà : è un EP con
quattro brani legati l'uno all'altro senza soluzione di continuità e racconta di un "viaggio"
musicale attraverso i generi e le sensazioni derivanti dalla realtà che mi circonda. E' stato
il lavoro che mi ha fatto conoscere come compositore e trovare la label per la quale tutt'ora
incido. Nel 2008 è stato pubblicato "LA GABBIA", un singolo che rappresenta la summa
stilistica della mia musica, come dire, un po' il mio manifesto musicale. Nel 2010 è stato
pubblicato "MUSICMAKER" un progetto di otto tracce che segna un po' la mia raggiunta
maturità stilistica e dimostra la mia versatilità come compositore. Nel 2011 infine è uscito
"MIND" un progetto singolo che conferma la mia volontà di sperimentazione e continua la
mia ricerca.
Se dovessi dare un consiglio a chi vuole intraprendere questo percorso artistico,
quale sarebbe?
Non so dare consigli, è sempre troppo facile o troppo difficile farlo. Quello che conta
penso sia essere fedeli a sè stessi e al valore di ciò che si sta facendo il resto viene da sè.
Parliamo dunque del tuo ultimo lavoro Mind: da cosa è stato ispirato?
L'ultimo lavoro come dicevo è stato il progetto singolo "MIND" uscito nel 2011. E' un
viaggio musicale nella mente e le sue distorsioni ed è stato ispirato da una frase di E. A.
Poe che dice " Sono diventato pazzo, con lunghi intervalli di orribile sanità mentale". Una
riflessione quindi sulla follia come forza creativa.
La canzone, la musica, a cui sei più affezionato?
Ascolto musica di ogni genere, ma più che un brano c'è un'artista che mi sta' molto a
cuore e che considero geniale, Allan Holdsworth, un chitarrista, una leggenda della fusion
che secondo me meriterebbe pi successo e visibilità di quella che ha.
Un ricordo del tuo lavoro che ti è rimasto particolarmente impresso nella memoria?
Ero a Bologna nel 2000 e giravo per case discografiche alla ricerca di lavoro. Tutti quelli
con cui parlavo mi dicevano che l'unica soluzione era scrivere qualcosa di pi commerciale
che fosse facilmente vendibile sul mercato discografico. Uscendo da una di queste
etichette discografiche mi ritrovai in Piazza Maggiore, e vidi un sassofonista di strada che
suonava con il suo cappello davanti per le offerte. Quella visione mi fece capire che
musica volevo scrivere e che la cosa veramente importante è la libertà creativa non
soggetta ad alcun vincolo pseudoestetico di commerciabilità. Se lui poteva vivere facendo
liberamente la sua musica avrei potuto farlo anch'io.
Progetti futuri?
A gennaio del 2013 uscirà il mio quinto progetto dal titolo "STYLE", ci stiamo lavorando e
sarà un progetto che conterrà almeno 10 tracce. Se da un punto di vista compositivo
riaffermerà le mie idee in fatto di scrittura musicale, dall'altro lato segnerà una svolta nella
mia musica per un'attenzione particolare prestata al suono e all'ambiente sonoro.
Vuoi dire qualcosa ai tuoi fans?
Mi stupisco sempre delle persone che ascoltano la mia musica. Non è certo la mia musica
di massa, ma sono contento di avere tra i miei ascoltatori persone veramente competenti e
con un ottimo gusto musicale e parecchi musicisti. Quindi pur scrivendo
fondamentalmente per me stesso, cerco di mantenere un livello tale da non deludere le
aspettative dei miei fans. E' in fondo questo che voglio dire loro che comunque andranno
le cose io dar˜ sempre il massimo per non deluderli.
Ringraziamo Massimo Cerrito per esser stato con noi, un saluto e in bocca al lupo!
© Intervista per Radio Pentagramma – Ottobre 2012