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Interviste

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RADIO PENTAGRAMMA                                  Intervista a Davide De Marinis


- Com'è nata la tua passione per la musica?

- La mia passione è nata dall'infanzia coltivandola da subito studiando chitarra classica da bambino.
Intorno ai 14 anni ho scritto la mia prima canzone, intitolata "Un ragazzo allo specchio".
Fin da subito mi accorsi che la musica era una componente importante della mia vita, perchè ogni volta che scrivevo una canzone mi emozionavo talmente che mi salivano le lacrime agli occhi per la gioia.

- Nel 1999 il grande successo con "troppo bella". Una canzone che, ricordiamo, all'epoca girava
tantissimo alla radio, un vero e proprio "tormentone": fresca, romantica, orecchiabile.
- Sicuramente una canzone dallo stile e dall' interpretazione originale.

- Tu che l'hai creata, ti
aspettavi un così grande successo?

- Quando scrivi una canzone non puoi immaginare quale sarà il suo futuro. Mi ero sicuramente accorto, una volta finita, che aveva un bel rif ed il testo aveva dei punti molto forti. Per un singolo rimanere per quattro mesi ai primi posti in classifica in effetti è un ottimo risultato. Sono molto legato a questa canzone ed infatti ogni volta che me lo chiedono mi piace sempre cantarla.

- Poi ti presenti a Sanremo con "Chiedi quello che vuoi". Che cosa ricordi di quel periodo e di
quell'esperienza sanremese?

- Ricordo tantissime interviste, le notti in cui non riuscivo a dormire e andavo di tisane e  camomilla ed il palco di Sanremo, l'unico che mi ha terrorizzato ed emozionato in egual misura.

- Continuiamo con "la pancia" canzone leggera,  sbarazzina, simpatica. Il tuo stile è molto
particolare ma dopo quattro album (l'ultimo nel 2006), solo singoli. Come mai?

-"La pancia" è un pezzo che ho portato al festivalbar (a cui ho partecipato tre volte con Troppo Bella, Gino e La Pancia), l'ho scritta in un momento in cui mi vedevo un po' in sovrappeso, un pomeriggio in cui, seduto sul divano, mi osservavo le dimensioni della pancia.
Dal 2006 ho iniziato a produrre solo singoli, la discografia italiana negli ultimi anni ha la tendenza a "bruciare" gli album come fossero fogli di carta, quando per realizzare un album un'artista impiega tempo, risorse sia umane che materiali. Conseguentemente ho preferito dedicarmi alla produzione di singoli e a collaborazioni con vari artisti, uno fra tutti Toto Cutugno, di cui ho scritto il testo della
canzone portata a Sanremo nel 2008 "Un falco chiuso in gabbia".

- Infatti, com'è nata la collaborazione con Toto Cutugno che ha portato poi a quella canzone?

- Lui ha ascoltato il mio terzo album ("Come da due lunedì") e mi ha chiamato perché aveva bisogno di finire la canzone a cui stava lavorando per Sanremo. Di quella esperienza mi è  rimasto un bellissimo ricordo, Toto è un grande artista.

- Ricordi un episodio bizzarro che ti è capitato durante qualche evento musicale, che ti ha
divertito, imbarazzato?
- Ah certamente. Per un periodo sono stato continuamente seguito da una ragazza che mi ricordava l'attrice di "Misery non deve morire". La ritrovavo a tutti i concerti e la sua presenza mi risultava un po' inquietante (anche se sicuramente era molto simpatica).

- E noi la salutiamo se sta leggendo questa intervista! Ma adesso arriviamo al tuo ultimo lavoro. Dopo aver sperimentato nel 2012 anche le canzoni natalizie con Buo buo Buon Natale, nel 2013 esce il singolo MELA GODO. Raccontaci un po' com'è nata e in generale raccontaci "il dietro le quinte" di una canzone di Davide De Marinis.

- La canzone Mela Godo nasce in Sicilia, in un     villaggio turistico in cui un mio amico, Francesco Lentini, proprietario di un'agenzia di viaggio, si avvicina e mi chiede se ho voglia di pensare ad uno spot musicale per la sua agenzia. Quando gli ho chiesto il nome dell'agenzia, ho capito subito che quello sarebbe stato il titolo del mio nuovo singolo, "Mela Godo".

- Solitamente le mie canzoni nascono spesso già con le parole (come descrive molto bene Vasco in una delle sue canzoni) oppure da racconti,      immagini, sensazioni, percezioni che provengono dalla realtà quotidiana, quella in cui io vivo ogni giorno.

- Hai dei progetti futuri? Tour, serate, magari un nuovo album?

- Diciamo che il futuro in questo caso è già   presente: al momento sto collaborando con Roberto Ferrari alla trasmissione Mela Godo Smart, in onda sulla sua web TV (Roberto Ferrari TV), iniziativa che mi sta dando moltissima soddisfazione e spero che possa continuare ed avere sempre più successo.

L'album è in fase di lavorazione e sicuramente uscirà successivamente al successo estivo di Mela Godo. Il Mela Godo tour sarà in giro per l'Italia, al momento stiamo lavorando alle prove con una serie di musicisti davvero in gamba. Vi aggiornerò presto con tutte le date.
Per tutte le informazioni sul tour, sui prossimi eventi a cui partecipare, potete seguirmi sulla mia fan page Facebook e, per le date dei concerti, sul sito www.worldproduction.it

- Un messaggio ai tuoi fans?

- La parola fan non mi piace moltissimo, perché io li sento come degli amici, di cui sento il calore e la vicinanza, emozioni che mi riempiono di gioia e tanta soddisfazione. Il loro sostegno mi
trasmette energia, che spero, nel mio piccolo, di riuscire a ricambiare. A tutti loro dico di godersi la vita, nonostante tutto, dando importanza soprattutto alle piccole cose.

- Grazie per esser stato con noi, Davide, in bocca al lupo per tutto e a presto!

- Grazie a voi!

Intervista per Radio Pentagramma - Maggio 2013


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