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Interviste

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RADIO PENTAGRAMMA

INTERVISTA ALLA BAND “DEVA”

Siamo qui in compagnia dei Deva per presentare il loro album “Between Life and Dreams”.

Benvenuti, iniziamo prima con la presentazione della vostra band: Come vi siete conosciuti e

quando avete deciso di formare il gruppo?

Ci siamo conosciuti nel 2003 io (Federico Salerno, chitarrista), Miriam Stallone (bassista) e

Beatrice Palumbo (voce soprano). Inizialmente il progetto prevedeva anche una voce maschile

e, nel corso del tempo, la line-up ha subito diversi assestamenti. Fino all’ingresso di Beatrice

mi sono occupato prevalentemente io delle composizioni e degli arrangiamenti, coadiuvato da

Miriam. Beatrice è intervenuta fin da subito nella scrittura delle linee vocali, della sezione

armonica e sugli arrangiamenti, dando un’impronta molto decisa al progetto. Nel 2004 ha

fatto il suo ingresso nel progetto il tastierista Marco “Hyblos” Castiglione e, nel 2007, appena

prima delle registrazioni di Between Life And Dreams, il batterista Thomas D’Alba.

Come è nata la scelta del vostro nome "DEVA"

L’idea è nata tra i chiostri dell’Università Degli Studi di Milano, dove io e Miriam ci siamo

laureati. Su suggerimento del nostro primo cantante, il nome Deva ci è sembrato perfetto per

descrivere con un’immagine la nostra essenza musicale: Deva, in sanscrito, significa

“divinità” e proprio la commistione di classico e progressive metal rimanda necessariamente a

sonorità lontane dal quotidiano ma che col quotidiano in qualche modo hanno un rapporto.

Deva è la divinità lontana, è la divinità sconosciuta. Molto spesso ho sentito associare alla

nostra il concetto di “etereo” e credo che renda bene l’idea.

Che musica suonate e che influenze avete avuto?

La nostra musica si colloca a cavallo tra il Progressive e il Gothic. Non esiste un genere

preciso di riferimento, perché pur avendo una line-up identica a quella dei Nightwish

(compresa la voce lirica!) le nostre linee vocali, ma spesso anche le armonie stesse, richiamano

sonorità decisamente diverse. Ci piace molto il Progressive in ogni sua forma e tutta la musica

di qualità, fino alla classica e al jazz, almeno ad alcuni di noi. Ma naturalmente siamo una

band heavy metal, quindi tra i nostri idoli ci sono sicuramente i Dream Theater, i System Of

A Down, gli Iron Maiden, per citare giusto i primi che mi vengono in mente…

Quando vi siete esibiti per la prima volta e dove?

Il nostro primo concerto me lo ricordo come se fosse ieri! Marco “Hyblos” era appena entrato

nel gruppo… il locale era in piazza Ventiquattro Maggio a Milano e mi ricordo che ci era

stato chiesto di abbassare il volume della batteria… che però purtroppo non era amplificata!

Ricordo anche che durante il soundcheck c’era un chiasso infernale perché tutti

chiacchieravano, si muovevano, spostavano cose… ad un certo punto, accanto a me, Beatrice

ha preso il suo microfono e ha cantato la melodia di un nostro brano, utilizzando ovviamente

la tecnica di canto lirico! E tutti si sono ammutoliti, sono rimasti immobili a bocca aperta! In

quel momento ho capito che, lavorando bene, avremmo potuto forse raggiungere qualche

soddisfazione.

Avete in programma un tour futuro?

Sarebbe il nostro sogno! Speriamo di poter dare notizie ufficiali quanto prima, per ora stiamo

organizzando un po’ di cose per presentare l’album… comprese alcune date in Germania a

luglio e forse… chissà!

Presentazione internazionale quindi, vi auguriamo che si possa realizzare presto allora! Un dietro le

quinte bizzarro che volete raccontarci..

Il problema è sceglierlo! Ci sono un sacco di aneddoti molto simpatici… Uno abbastanza

recente (risale a non più di sei mesi fa) è accaduto il giorno di un concerto, nel tardo

pomeriggio. Gli altri erano già a fare i suoni al locale, mentre io e Miriam ci siamo dati

appuntamento nella nostra sala prove per caricare le ultime cose. Sono arrivato per primo e,

credendo di fare una cosa saggia, ho pensato di chiudere l’acqua per evitare allagamenti

indesiderati, poiché qualche giorno prima avevamo avuto dei problemi di piccole perdite

d’acqua dal bagno. Purtroppo devo aver sbagliato qualcosa, perché mi sono ritrovato con un

pezzo di tubo in mano e un getto d’acqua fortissimo che mi stava letteralmente infradiciando.

Il problema è che non sapevo come fermarlo… nel frattempo è arrivata Miriam ed è

cominciato il panico, non riuscivamo a trovare la valvola che chiudeva l’acqua! Abbiamo

persino chiamato i pompieri! Appena prima che arrivassero, ho affrontato per l’ennesima

volta il getto d’acqua e, finalmente, ho trovato quella maledetta valvola! La desolazione che ne

è seguita, con la sala allagata (vuota, per fortuna, perché gli strumenti erano al locale!) è stata

deprimente! Ora ci ridiamo sopra, ma è stato veramente un episodio poco piacevole da vivere!

Siamo arrivati al vostro album, parlatecene un pò, come è nato e a chi è rivolto?

Between Life And Dreams è, da un lato, il punto di arrivo di un primo “periodo” compositivo,

perché racchiude alcuni brani scritti prima che la line-up fosse quella attuale: rivisitati,

corretti, riarrangiati, ma tutti stravolti completamente! Ne sono un esempio Love And Faith

oppure Fading From Here, della quale esistono altre due versioni pregresse!

D’altronde, questo è il nostro primo “full lenght album” e, speriamo, vorrebbe essere il primo

di una lunga serie! Ci auguriamo che Between Life And Dreams susciti, prima di tutto,

curiosità: sia a livello musicale sia nei testi, c’è un significato particolare dietro la maggior

parte delle scelte inerenti all’album. In molte sue parti, Between Life And Dreams per poter

essere apprezzato richiede più di un ascolto, meglio ancora se col libretto dei testi in mano.

Essendo il nostro un cd metal, è facile che trovi una parte di consensi in un pubblico di

metallari, ma ci piacerebbe infrangere quelle barriere legate ai generi musicali e scoprire un

pubblico variegato come la musica che facciamo.

Quanto tempo è stato impiegato per questo nuovo disco?

Tantissimo. Tre anni di duro lavoro, tra composizione, arrangiamenti, incisioni, correzioni,

ancora incisioni, ancora arrangiamenti, edit, mix, mastering… Siamo responsabili (quindi a

noi le critiche!) di tutto ciò che riguarda i nostri brani. Soltanto in fase di mix abbiamo avuto

la fortuna di conoscere e lavorare con un fonico davvero bravo, Lorenzo Ardoni, che ci segue

anche dal vivo: se il nostro sound funziona il merito è anche suo! Per il mastering invece ci

siamo rivolti al grande Alberto Cutolo (Massive Arts, Milano), con il quale ci siamo trovati

benissimo!

L'uscita è prevista per?

Dal 9 aprile 2010 Between Life And Dreams (RNC Music) è disponibile in tutti i negozi di

musica italiani (Feltrinelli, Mondadori…) e su tutti i principali digital store su internet

(iTunes, Nokia Music Store, ecc.)

Su facebook siete molto apprezzati, avete molti fans, cosa volete dire loro e in genere a chi vi

segue?

A tutti coloro che ci seguono, ci scrivono, ci ascoltano, su Facebook come sugli altri social

network, dobbiamo un enorme GRAZIE. Speriamo di non deludervi mai, perché già per il

fatto che siete con noi, siamo in debito!

Siete molto carini a dirlo e immagino che i fans vi premino e vi premieranno per il vostro talento.

Se non aveste fatto i musicisti, cos'altro vi sarebbe piaciuto fare?

Bella domanda! Io è da quando sono bambino che ho in mente di fare questo! Non so,

personalmente ci sono un sacco di campi che mi interessano (dalla filosofia al marketing

applicato al web, dalla medicina al diritto) ma nessuno di questi riesce a prendermi

ventiquattr’ore su ventiquattro come la musica.

E’ difficile prendere decisioni su un lavoro musicale quando si è una band o nel vostro caso vi siete

trovati sempre super giù d'accordo su quel che si deve fare?

Devo dire che rispetto alle scelte davvero importanti ci siamo trovati, almeno fino ad ora, sulla

stessa linea di pensiero. E soprattutto siamo tutti decisi a lavorare bene su questo progetto, a

costo di fare molti sacrifici. Va anche detto, però, che ciascuno di noi proviene da esperienze

musicali diverse (sia come musicista sia come ascoltatore), talvolta anche molto distanti! Per

fortuna, come accade in molte formazioni, da questo “scontro” spesso nascono intuizioni e

soluzioni originali, interessanti.

Fate un saluto ai lettori e ai vostri fans:

Ciao a tutti! Se siete arrivati fino a qui vuol dire che siete davvero tenaci e, quindi, potete di

certo sopravvivere ad un ascolto completo di Between Life And Dreams!

Vi ringraziamo e aspettiamo i vostri prossimi lavori augurandovi intanto in bocca al lupo per questo

disco.

Siamo noi a ringraziarvi, non vediamo l’ora di potervi aggiornare su tutti i nostri prossimi

lavori! Crepi il lupo e… a presto!

Ad majora!

Semper!

© Maggio 2010 - Radio Pentagramma: www.radiopentagramma.altervista.org


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